“La nostra forza era il gruppo: nonostante le differenze d’età siamo riuscite a diventare una cosa sola” (Elena del Giudice)
Amici ed amiche della Volley World bentornati a ‘Quella volta che…’ la rubrica dedicati ai successi ed alle pagine più belle della nostra società. La storia di oggi non è altro che una favola trasformata in realtà dai sacrifici e dal duro lavoro: stiamo parlando della magica stagione della Volley World Crispino Parquet 2023/2024 che ha incantato un’intera regione centrando una storica promozione in Serie B2.
Racchiudere l’anno nella sola promozione sarebbe riduttivo: infatti, come Re Mida, tutto ciò che la squadra ha toccato è diventato oro. La formazione allenata da Massimiliano Menditti ha preso parte a tre competizioni, alzando al cielo altrettanti trofei con un percorso formidabile costellato di trionfi.
Come ogni favola che si rispetti non è mancata l’antagonista: la GLS Salerno Guiscards. Durante tutta la stagione le strade delle due società si sono intrecciate ripetutamente, con le due formazioni che si sono contese tutti i trofei ed hanno dato vita ad una vera e propria battaglia sportiva. Il duello più acceso è andato in scena nella finale play-off, decisa solamente dal tie-break di gara 5 (25-19, 23-25, 23-25, 25-23, 15-7).
Per ripercorrere le emozioni e le gesta di questa stagione ci affidiamo alle parole ed ai ricordi di alcuni membri della squadra:
Daniela Foniciello
“Ripensando alla scorsa stagione la prima immagine che mi viene in mente è l’ultimo punto della finale play-off, l’ace di Francesca da posto 1. È stato l’ultimo punto di un percorso lunghissimo fatto di tanti sacrifici e di tanti confronti che ci hanno portato a costruire un legame tra ognuna di noi e soprattutto un’unione di squadra.
Non è stato semplice riuscire a diventare un gruppo, per me il primo periodo è stato molto difficile: quando sono arrivata ero la più grande e mi univo ad un gruppo molto più giovane e distante da me. Poi mi sono detta di provare a tornare indietro di 10 anni ed ho chiesto a loro di tentare di essere qualche anno più grandi per trovare un punto d’incontro. Ci siamo impegnate tutte e siamo riuscite a fare un passo indietro per permettere al gruppo di farne uno avanti. Ed alla fine ne abbiamo fatto anche più di uno (ride n.d.r.)”
Rosa Cozzolino
“Il periodo dei play-off è la prima cosa che mi viene in mente. È stato un anno complicato con diversi infortuni, ci siamo sudate e guadagnate i play-off. È stato il periodo più bello perché le avversario era molto forte ed aveva tutti i requisiti per vincere. Noi siamo riuscite a mettere in campo più grinta e più voglia di vincere, che alla fine sono risultate decisive. Sicuramente la partita più bella è stata gara 5: il terzo set si era complicato moltissimo, ma Massimiliano ha fatto diversi cambi ed ha permesso alle titolari di riposare e di concentrarci sugli ultimi due set.
Nel momento della difficoltà ho capito che avremmo potuto vivere una grande stagione. C’è stata una partita in cui, a causa degli infortuni, siamo scese in campo senza palleggiatrice e con alcune giocatrici fuori ruolo. Quella vittoria mi ha fatto capire che fosse il nostro anno.”
Francesca Del Pennino
“Il ricordo più bello è gara 5 della finale play-off, perché nel corso della partita ci sono stati tanti cambi: abbiamo dato tutte il nostro contributo centrando a tutti gli effetti una vittoria di squadra. Il gruppo è stata la nostra forza, ognuna conosceva non solo i punti forti dell’altra ma anche i punti deboli, e questo ci ha permesso di aiutarci a vicenda nei momenti complicati. Sin dal primo momento ho avuto una sensazione positiva che mi ha portato a credere nelle potenzialità di questo gruppo e le partite me l’hanno confermata sempre di più.”
Elena Del Giudice
“Se ripenso alla scorsa stagione mi sale un nodo allo stomaco. È stato un anno particolare in cui all’inizio avevo pensato di smettere, ma per fortuna Massimiliano è riuscito a farmi cambiare idea. La prima immagine che mi viene in mente è la gioia del periodo dei play-off e tutto quello che è successo in gara 5. La finale di Coppa Campania mi ha fatto capire che ci saremmo potute togliere diverse soddisfazioni: abbiamo iniziato il match sottotono ma aiutandoci tra di noi siamo riuscite a ribaltare l’incontro ed arrivare alla vittoria.
La nostra forza era il gruppo, siamo riuscite a diventare una cosa sola: noi più grandi siamo riuscite ad unirci ed entrare in sintonia con le più piccole. La nostra esperienza di vita era sicuramente diversa dalla loro ed abbiamo potuto dare consigli come sorelle maggiori. Loro hanno sempre accettato con serenità i nostri consigli senza mai alzare un muro nei nostri confronti ed anche noi abbiamo imparato molto da loro. Siamo riuscite a diventare un gruppo riuscendo ad essere aperte ad accettare l’altro.”
Camilla Danisi
“Il primo momento che mi viene in mente è quello della promozione: l’ultimo punto del tie-break è stato la perfetta conclusione di una lunga stagione in cui siamo riuscite a centrare la promozione, a cui puntavamo da inizio anno. Eravamo un insieme di singoli che si sono uniti ed hanno lavorato insieme per migliorare e raggiungere l’obiettivo comune.
Nel momento delle difficoltà siamo riuscite a compattarci maggiormente e ne siamo uscite rafforzate come gruppo. Giocare tante partite importanti contro Salerno non è stato semplice perché alla fine ci conoscevamo a memoria. Nonostante questo tutti gli incontri sono stati molto diversi, ma ogni volta siamo riuscite a trovare la chiave per fare la differenza.”
Francesca Giaquinto
“Se penso allo scorso anno con un’immagine mi viene in mente l’Olimpo greco, un posto felice con gli dei che banchettano su tutto. Nel gruppo si era creata un’alchimia perfetta con le grandi che si comportavano da piccole e le piccole che si comportavano da grandi. Questa atmosfera ti faceva venire la voglia di andare in palestra ad allenarti ma soprattutto a divertirti. A differenza di molte altre stagioni non ho mai pensato, né percepito dalle mie compagne, il desiderio che l’anno volgesse al termine.
Fino alla Coppa Campania non pensavo che potessimo fare così bene. Quello è stato il primo momento in cui abbiamo avuto la possibilità di confrontarci anche con le squadre dell’altro girone. Vincere quei due incontri mi ha fatto capire le nostre potenzialità e mi ha dato la sensazione di essere quasi invincibili. La scorsa stagione è una di quelle che a livello personale ti resta, con ognuna delle compagne che ti hanno lasciato qualcosa. È uno di quegli anni che ti cambia perché ti permette di dire, sia da singolo che come squadra, che hai dimostrato tutto quello che avevi da dimostrare.”
Sara Panacea
“Il primo ricordo che mi viene in mente è gara 5 della finale play-off, in particolar modo il terzo set: i tanti cambi hanno svoltato completamente la partita portando l’inerzia della nostra parte, nonostante avessimo perso quel parziale. La nostra forza è stata il gruppo che siamo riuscite a costruire durante l’anno con tanti sacrifici e tanta fatica.”
Massimiliano Menditti
“Sarà che ho rivisto tante volte il video ma se ripenso all’anno scorso nella mia mente rivedo l’ace di Francesca nel tie-break di gara 5. Nonostante fossimo sotto 2-1 non ho mai pensato fosse finita ma ad un certo punto ho avuto paura, anzi il terrore di dover proseguire la stagione: non saremmo stati fuori dalla corsa per la promozione, ma per quello che era stato il nostro percorso ci meritavamo di vincere quella serie. È stato importante anche l’apporto di Stefano e Mariagrazia: siamo sempre stati uno staff molto coeso e forse anche per questo non abbiamo avuto la sensazione concreta di perdere quella partita. Non solo quel momento, ma tutta la stagione ci ha permesso di capire il nostro valore come gruppo, sia dal punto di vista tecnico che umano.
Sin dal primo raduno ho avuto la sensazione che potessimo fare una bella stagione, malgrado non fossimo un gruppo omogeneo. L’esperienza delle grandi mischiata alla voglia di mettersi in mostra delle più piccole ha creato un connubio perfetto. Nelle tante sfide contro Salerno siamo stati bravi a saperci reinventare continuamente riuscendo a dare pochi punti di riferimento alle avversarie. Loro ci conoscevano bene ma noi continuavamo a variare, uscendo anche dai canoni e dalle abitudini delle giocatrici.”
Ottimo articolo che rispecchia fedelmente la meravigliosa sensazione di quella vittoria